Il porto Vauban di Antibes si dota di un villaggio artigianale, "un ottimo strumento" per "diventare la capitale dello yachting nel Mediterraneo"

Ah, questo terzo millennio! A quanto pare non è facile introdursi, visto che è sulla bocca di tutti quando si parla del porto di Vauban, oggetto dal 2017 di un vasto progetto di riqualificazione (stimato comunque in 135 milioni di euro).
Era già questo, otto anni fa, il punto di riferimento auspicato da Vauban 21, filiale della Camera di commercio e dell'industria (CCI), delegata della struttura, che era già decisa, all'epoca, a darle una profonda ripulita – e una seconda vita allo stesso tempo, consapevole dei suoi punti di forza e del suo potenziale inesplorato.
Ieri si è voluto celebrare l'evento in modo ancora più speciale, raggiungendo un nuovo traguardo: la creazione di un villaggio artigianale ai piedi del cantiere navale, sul lato est del porto, a due passi dal Fort Carré. Si tratta di un segnale forte poiché la creazione di questo luogo segna l'avvio della seconda fase di questa importante riqualificazione.
Questo villaggio in realtà non è altro che una semplice struttura che ospita officine dedicate (per lo più) al carenaggio delle imbarcazioni, con tutte le specificità che questo comporta, che si tratti di idraulica (progettazione ad esempio di martinetti che permettono l'apertura di porte o il sollevamento di pontili mobili), di verniciatura (ma anche di sabbiatura), di immersioni subacquee, di riparazione di serbatoi o di meccanica dei motori.
Dieci workshop dedicati alla carenaturaIn totale, due edifici, su una lunghezza di circa 150 metri, ospitano dieci locali dedicati all'artigianato (nove hanno finora trovato inquilini, mentre un laboratorio resta vuoto nonostante una lista d'attesa lunga quanto un braccio, avverte la CCI). All'ingresso, un ristorante aperto a diportisti, artigiani e camminatori contribuisce a creare legami sociali. A valle, una parte è riservata ai diportisti, con, ad esempio, servizi igienici, docce, ecc. Infine, all'altra estremità, un locale è stato appositamente allestito per Monaco Marine, che ospita la delegazione del cantiere navale e potrà, infatti, collaborare con gli artigiani presenti sul posto.
Ma non solo: Vauban 21 spera di creare una vera e propria sinergia. E i primi interessati non si lamenteranno: "Abbiamo una sede a Mouans-Sartoux che abbiamo conservato", spiega Montasser El Ouertatani, direttore generale della società Fleximat, specializzata nell'idraulica. "Siamo presenti in questa sede da settembre. È ancora un po' nuova, ma essere presenti direttamente sul porto ci porta grandi vantaggi, questo è certo. È molto pratico. È un ottimo strumento che ci permette di essere molto reattivi." Olivier Scherrer, responsabile operativo dell'azienda, continua: "Collaboriamo molto con Monaco Marine. E Vauban è uno dei porti turistici più grandi del Mediterraneo, e non dobbiamo dimenticarlo. Non potevamo lasciarci sfuggire questa opportunità."
“Diventare la capitale dello yachting nel Mediterraneo”"Diventare la capitale dello yachting del Mediterraneo", secondo Jean-Pierre Savarino, presidente di Vauban 21, "un forte impegno e un progetto a lungo termine", secondo l'architetto responsabile del progetto, Philippe Prost, o "una complicità, una connivenza e una voglia di fare bene", secondo il sindaco, Jean Leonetti: una cosa è certa, tutti ieri si sono rallegrati per questa nuova tappa raggiunta verso il caro vecchio terzo millennio.
Nice Matin